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La facoltà di Architettura di Roma Tre mi ha chiesto di documentare le soluzioni abitative, l’organizzazione degli spazi e la convivenza fra gli occupanti dell’ex palazzo Inpdap (Via Santa Croce in Gerusalemme a Roma).

Ogni persona che ho incontrato in quei giorni vive questo palazzo come un vero “condominio”, trasformando la propria stanza (concepita a suo tempo per essere un ufficio) secondo il proprio gusto, le possibilità e le proprie esigenze, sperando di rimanerci il più a lungo possibile. Scappati da guerre civili, fallimenti e umane cadute, questi inquilini stanno cercando di vivere pacificamente gli uni con gli altri rispettando usi, costumi e religioni del prossimo, grazie a una regolamentazione che implica diritti e doveri fondamentali. Dal picchetto obbligatorio, alla collaborazione nelle aree comuni.

The Faculty of Architecture of Roma Tre has asked me to document the housing solutions, the organization of spaces, and the coexistence among the occupants of the former Inpdap building (Via Santa Croce in Gerusalemme in Rome). Every person I met during those days lives in this building as a real “condominium,” transforming their own room (originally designed to be an office) according to their taste, possibilities, and needs, hoping to stay there as long as possible. Fleeing from civil wars, failures, and human falls, these tenants are trying to peacefully live with each other by respecting the customs, traditions, and religions of others, thanks to a regulation that implies fundamental rights and duties. From mandatory duty shifts to collaboration in the common areas.

©ViolaDamiani
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